odorava di carne
e di sudore
di cavallo
questo secondo
in cui si abbelliva
il mondo
dimezzandosi
odorava di secondo
di cavallo
tutto il verde
dell’erba
lasciami essere erba
lasciami essere
lasciami
pettino la morte
e frusto l’amore
imbrigliato con le farfalle
ai carceri del cuore
l’animale che mi abita
precario
si è addormentato
mi addormento anch’io
dietro al sipario
e di colpo mi sveglia
la morte
per pettinarla
e frusto le farfalle
e frusto l’anima
si è svegliata anche la bestia
che non mi abita più
perché è diventata troppo stretta
questa bastia
la morte si è addormentata
si addormentano anche le farfalle
e pettino l’amore
che non mi fa più male